La venerazione di S. Giuseppe e la fiducia in lui (2° parte)

[St. Joseph]

Continua dall’articolo precedente - Poco dopo suor Justa sentì anche la voce di S. Giuseppe che confermava: “E’ così suor Justa; anch’io desidero che i fedeli mi venerino ed abbiano fiducia in me. Vorrei anch’io la mia statua nell’orto di questo convento”. E parlando indicava una collinetta.

Quando però la suora comunicò la cosa alle sue superiore ed alle consorelle, tutte la prendevano in giro: “Ma guarda la nostra consorella comincia a sentire le voci…”.

La suora accettò pazientemente l’umiliazione, ma intanto ogni giorno portava fiori sulla collinetta ancora vuota.

Le superiore capirono e lasciarono fare alla suora quello che desiderava. Quando essa comunicò al popolo quello che S. Giuseppe desiderava, tutti furono contenti di aiutare per far erigere la statua del santo, dimostrando grande venerazione verso di lui.

Qualche tempo dopo S. Giuseppe espresse alla suora la sua soddisfazione per l’erezione della statua e per la venerazione e la fiducia che i fedeli esprimevano: però aggiunse: “Portami nel quartiere nuovo di Kapellen: là potranno venire tutti e là sarò un avvocato per tutti coloro che mi invocheranno, così che il cielo toccherà la terra e la terra il cielo”.

(continua)