San Giuseppe, modello di santità

[Fra Joseph-Pio]

Spesso mi sono chiesto, come mai non è (ri-)conosciuto san Giuseppe? Perché il suo esempio non ha fatto caso nella storia dell’umanità? Perché un cosi grande silenzio da parte dei vangeli?

Le risposte non mi sono pervenute, se no quando ho iniziato ad amarlo, sopratutto, e a invocarlo nelle mie necessità. Ma cosa c’é di più con lui?

Vorrei dire anzitutto che è un bene questo silenzio. San Giuseppe è il lavoratore umile di Nazareth, lo sposo della vergine che non ha mai alzato occhi di concupiscenza su di lei, il padre attento e premuroso del piccolo Gesù, figlio di Dio.

Volevo scrivere queste righe sull’autorità di Giuseppe, perché fa senso oggi: la figura del padre è disprezzata, a volte ridicolizzata dei media (le pubblicità La Fayette per esempio), in una società che rifiiuta ogni forma di autorità per inutilizzare il valore dell’obbedienza. Ci vuole un cambiamento.

San Giuseppe, come padre di Famiglia, ha avuto autorità sul Figlio di Dio stesso e sulla sua sposa vergine. Lei obbediva in tutto a lui, perché intravedeva nel suo cuore la figura del Padre. La serva Immacolata-concezione faceva del suo sposo il rifugio della sua anima, perché cosi aveva scelto il Signore. È qui il mistero più grande di Nazareth: quest’amore sponsale, il più gioioso di Galilea, che incantava il piccolo Gesù vedendosi amato dei suoi genitori. Ecco dove situare la responsabilità di Giuseppe, nell’amore dovuto alla sua famiglia. Oltre alle faccende lavorative, ecco che era chiamato ad amare la sua sposa con tutto il cuore.

Abbiamo bisogno di te San Giuseppe nelle famiglie! Per (ri-)dare ai padri la loro dignità, specialmente a quelli che hanno perso il lavoro; per dare alle spose un modello di coppia che ha saputo santificare il quotidiano; per mettere nel cuore dei genitori il senso della giusta autorità, insegnando ai figli l’obbedienza e la generosità; infine, per vivere della parola di Dio e della consolazione che viene dallo spirito Santo. Per tutto questo ti chiediamo aiuto, onorandoti sotto i titoli di sposo casto, amante del bene, autore della grazia di Nazareth, lavoratore onesto, umile e silenzioso padre del salvatore.

                Pace e Bene,

Ave Maria e Ave Ioseph

[Alberto Raggi]

Bellissimo grazie.